3-4 Dicembre 2020
XVIII Congresso di Cardiologia dell’Anziano
Notizie dal XVII Congresso di Cardiologia dell’Anziano : Le zone di confine della cura e la sfida del COVID-19
Roma, 4 Dicembre 2020. Il tema della assistenza al paziente anziano cardiopatico è sempre
di grande attualità e rilevanza per la salute pubblica, anche e soprattutto alla luce delle nuove gravi problematiche sollevate dall’emergenza COVID 19. Per confermare e potenziare il valore formativo, e adeguarsi alla normativa vigente disposta dai DPCM, quest’anno il Congresso si è svolto in versione Streaming Web. Alla fine di ciascuna delle sessioni, i moderatori hanno intervistato un panel di esperti, che, insieme con il pubblico da casa, sono stati chiamati ad esprimere un giudizio. Queste sessioni si sono alternate a Letture e Tavole Rotonde, incentrate su una rassegna critica degli aggiornamenti più recenti nell’ambito della terapia delle cardiopatie dell’anziano, con particolare riguardo ai nuovi farmaci e alle nuove tecnologie. In tutto il congresso è stata focalizzata l’attenzione su appropriatezza e valutazione di costo efficacia delle nuove terapie, molte delle quali ad elevato contenuto tecnologico e assorbimento di risorse.
Ha concluso i lavori una Tavola Rotonda sugli aspetti ancora irrisolti della gestione clinica e assistenziale imposta dalla Pandemia COVID 19 alla gestione multidisciplinare del paziente complesso con scompenso cardiaco fra ospedale e territorio.
Giunto al suo suo diciottesimo appuntamento, anche quest’anno il Congresso di Cardiologia dell’Anziano non ha tradito le aspettative e ha affrontato fra i suoi obiettivi i temi più attuali della cura e dell’assistenza all’anziano cardiopatico, aggiornando gli specialisti, i medici di medicina generale e gli infermieri sulle nuove frontiere di diagnosi e cura delle malattie di cuore e arterie e trasformare le conoscenze e i passi avanti della medicina in concreti miglioramenti della qualità, oltre che dell’allungamento, della vita della popolazione.
Il Comitato Scientifico ha proseguito la “policy” del Congresso che basa i suoi punti forza su due aspetti fondamentali: la qualità e attualità degli argomenti trattati, la multidisciplinarietà – attestata dalla partecipazione contemporanea di Relatori e Moderatori Medici e Infermieri a Sessioni congiunte. Con almeno dieci Relatori di età inferiore ai 35 anni, il nostro è uno dei Congressi con la più bassa età media!
Nel corso del Congresso si è infatti ribadito il prestigioso e impegnativo obiettivo di abbattere le barriere esistenti tra ospedale e territorio, fra cardiologi, internisti, geriatri, medici di medicina generale e infermieri all’insegna della costruzione di un percorso coordinato costituito da prevenzione, terapia e riabilitazione per la cura del cardiopatico anziano.
Anche quest’anno il Congresso è stato arricchito dal Patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, dell’Ordine dei medici di Roma e della SICGe, Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, che si è aggiunto a quello delle più importanti Associazioni Scientifiche Nazionali.
Fra gli argomenti affrontati durante le varie sessioni del Congresso, cui hanno partecipato esperti provenienti da tutta Italia , le ultime novità sulla la fibrillazione atriale – in particolare sui Nuovi Anticoagulanti Orali nell’anziano fragile – sulla prevenzione, le recenti cure interventistiche e cardiochirurgiche della valvulopatia mitralica, la cardiopatia ischemica e i più recenti approcci di rivascolarizzazione percutanea, le nuove terapie farmacologiche e le comorbidità.
Sono stati affrontati anche i problemi legati all’assistenza a lungo termine e alla aderenza ai trattamenti e al ruolo svolto dagli ambulatori dedicati e dal counselling nel miglioramento della qualità delle cure nell’anziano fragile.
Nella seconda giornata si è focalizzata l’attenzione sullo scompenso cardiaco, sia per quanto riguarda aspetti ancora discussi e irrisolti, sia dal punto di vista delle nuove opportunità terapeutiche farmacologiche, interventistiche e chirurgiche. Un particolare interesse è stato dedicato ai nuovi farmaci, quali Sacubitril/Valsartan, SGLT2 inibitori (Dapagliflozin ed Empagliflozin), Vericiguat, ferro carbossimaltosio e farmaci per il trattamento dell’iperkaliemia. Sono stati presentati anche i risultati preliminari del Registro MAP-HF sull’impiego e la sicurezza di Sacubtril /Valsartan nei pazienti anziani, colmando una lacuna riguardo questi aspetti in pazienti del mondo reale, non arruolati solitamente nei trial randomizzati. Grande interesse ha suscitato la sessione sull’Amiloidosi Cardiaca, una patologia un tempo ritenuta rara, ma destinata a diventare sempre più frequente a causa dell’invecchiamento e oggi suscettibile di cura grazie all’introduzione di nuovi farmaci come il tafamidis.
Nel corso della Tavola rotonda finale sono stati discussi gli aspetti critici dell’organizzazione dell’assistenza all’anziano fragile in tempo di Pandemia COVID-19.
I partecipanti al Congresso hanno contribuito attivamente con loro interventi alle discussioni che seguivano ogni sessione e hanno dato il loro contributo alla Tavola rotonda finale.
A cura del Comitato Scientifico del Congresso